Corte Badin Badin
“Curiamo le nostre vigne da più di cinquant’anni, rispettiamo la natura e i suoi tempi, utilizziamo i metodi che i nostri nonni ci hanno tramandato, mantenendo uno sguardo attento alle innovazioni enologiche.”
Villa Badin sorge nel cuore della Valpolicella Classica, in una splendida posizione rialzata su una collinetta esposta a sud, circondata dai vigneti. La sua storia risale alla seconda metà del 1700. Da allora i membri della famiglia Bonazzi coltivarono i terreni a vite, ad olivo e ciliegio prima come mezzadri e dal 1962 come proprietari, grazie ad Alessandro Bonazzi che fondò la propria azienda agricola.
L’azienda passò poi nelle mani dei tre figli maschi di Alessandro e Maria: Luciano, Mario ed Angelo i quali proseguirono l’attività di Alessandro. Essi valorizzarono la parte enologica attraverso importanti miglioramenti fondiari ricevendo grande riconoscimento dal mercato locale, anche grazie a prestigiosi concorsi enologici. Oggi, Giorgio e Ivo, nipoti di Alessandro, proseguono con passione e grande dedizione l’attività agricola ed enologica, prestando attenzione ad alcuni aspetti che ritengono cruciali, quali l’impatto ambientale, il rispetto delle tradizioni e l’ospitalità.
I vini, infatti, vengono prodotti ancora oggi seguendo la stagionalità delle operazioni, con fermentazioni spontanee, senza l’uso di lieviti e batteri selezionati e di coadiuvanti. Non subiscono inoltre, lavorazioni moderne quali centrifugazioni, trattamenti di illimpidimento e collaggi. Nella cantina vengono usati metodi di vinificazione antichi e rispettosi delle vinacce come il cappello sommerso, la naturale sedimentazione e l’uso di materiali classici come le vasche in cemento e le botti in legno.
L’azienda è stata tra le prime ad abbandonare l’uso di insetticidi particolarmente nocivi e ad aderire a progetti territoriali atti ad eliminare l’uso di pesticidi in favore di tecniche a basso impatto, quali la confusione sessuale degli insetti patogeni, le lavorazioni del suolo ed altro.
Dal 2019 Villa Badin ha così conseguito la certificazione di lotta integrata aderendo al progetto del consorzio tutela vini Valpolicella denominato RRR. Inoltre, grazie ad un importante impianto fotovoltaico usano il 100٪ di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili. Per la famiglia Bonazzi il rispetto del “terroir” significa da una parte rispetto del territorio e dall’altra quello delle tradizioni. È necessario che le persone che coltivano quel territorio lo conoscano bene, soprattutto i vitigni ed il loro comportamento a seconda delle stagioni, in appassimento ed in cantina.