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Nepos Villae

Nepos Villae

Nepos Villae Villae

Un’affascinante dimora del 1500 e un vigneto di prestigio in località Villa di Negrar.

Cosa significa Nepos Villae? Nepos vuol dire “nipote”, quindi fa riferimento alle generazioni che si susseguono nel tempo; Villae, si riferisce invece alla frazione del comune di Negrar in cui possiamo trovare il vigneto di famiglia.

Villa Quintarelli – Ruffo, sorta nel 1510 come casa colonica, è l’esempio di un eccezionale evoluzione architettonica. Ampliata a partire dal ‘700 si trasforma nei secoli in villa padronale. La Cappella di famiglia dedicata a San Francesco, ancor oggi adibita a culto, venne fatta costruire nel 1691.
Nell’800, la villa viene ereditata dalla famiglia Quintarelli, oggi Ruffo, attuali proprietari. La famiglia Ruffo inizia nel 2017 la propria produzione di vini, ma la tradizione viticola è molto più antica. Ne è testimonianza la data incisa sulle botti dell’ala più antica della cantina: 1875. La missione è continuare a narrare una storia autentica. Questa terra racchiude già nel suo scrigno un’eredità preziosa: una longeva tradizione di vignaioli da portare avanti con passione e coraggio.
Gianfranco e Gilberto sono custodi del tempo e accompagnano i giovani Francesco, Lucia e Anna lungo una bellissima avvenuta di vignaioli nella Valpolicella Classica, tramandando i valori della passione, dedizione e lealtà che caratterizzano questo progetto di eccellenza.

I toponimi utilizzati per indicare i vini di Nepos Villae hanno un profondo legame con il territorio e con la famiglia stessa. L’Amarone “Campo di Villa” prende questo nome proprio dal vigneto che sorge tra le marne dell’antica contrada di Villa;  “Contrà del Tono” è l’appellativo che viene dato al Classico Superiore. La contrada a cui si riferisce non esiste al giorno d’oggi, ma ne abbiamo testimonianza grazie alla bellissima mappa originale di famiglia del 1746: la si poteva incontrare un tempo lungo la via che da Villa saliva verso Quena. Il Ripasso “Strada Campiona”, infine, vuole rendere omaggio alla strada romana che dalla valle di Negrar portava in Val Pantena.

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