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Con quello di oggi, inauguriamo una serie di articoli che, abbinati agli “Aperitivi con il produttore” in programma nella nostra sede in Corso Castelvecchio 3a a Verona, vi porteranno alla scoperta di alcune piccole realtà del nostro territorio con cui abbiamo il piacere di collaborare. Più che di interviste, si tratta di chiacchierate con i produttori che, attraverso alcune parole-chiave, andranno ad esplorare i valori e la visione che guidano ogni scelta fatta in cantina.
Partiamo dunque con l’Azienda Agricola Fugolo Gianluca, una cantina a conduzione familiare che si trova a Pescantina, nata nel 2017, ma con quattro generazioni di vignaioli alle spalle. A gestire l’attività sono oggi Gianluca e le sue figlie Sofia e Michela, che abbiamo incontrato per questa occasione.
La prima parola che ho pensato di andare ad esaminare è RADICI. Oltre al fatto di essere la quinta generazione qui a Pescantina, avete queste vigne ultracentenarie, le cui radici sono molto profonde. Mi affascina sempre molto la tua spiegazione della differenza tra le radici delle pesche, che si sviluppano in orizzontale, e quelle delle viti, che invece sono in grado di penetrare molto in profondità. Un altro spunto che ti offro è anche il fatto che voi siate radicati qui a Pescantina come sede dell’azienda, anziché in Valpolicella, che è una regione con una fama vinicola molto grande. Qui infatti avete anche un vigneto a cui siete molto affezionati e avete deciso di mantenerlo come l’aveva piantato nonno, e a me personalmente piace molto il lavoro che fate sui vini IGT, quindi la Garganega e la Corvina, vini che non seguono il trend dei più famosi DOC della Valpolicella, ma rappresentano maggiormente la vostra identità.
- E’ vero, hai trovato il punto, l’idea delle radici è una parola importante per la nostra famiglia. Precisamente l’idea di mettere le radici qui a Pescantina, perché il nostro nonno e il nostro bisnonno, spostandosi da Padova, quando sono arrivati qua a Verona hanno messo, o meglio, hanno ri-messo le proprie radici e hanno cercato di tramandare alle generazioni future il lavoro della terra. Quindi è una parola importante perché legata alla terra e al fatto di aver scelto questa terra, perché avrebbe potuto spostarsi in altre parti, ma quando sono arrivati qua a Pescantina, il nonno ha capito che era al suo posto. Quindi ha piantato prima le pesche, con queste radici orizzontali, e poi ha piantato le vigne, le cui radici vanno invece in profondità, simbolicamente ancorando anche la famiglia a questo territorio. L’idea di avere radici profonde è un valore che portiamo avanti e che cerchiamo di trasmettere anche ai clienti che vengono a trovarci in azienda, facendogli capire che su questo vigneto sono passate a lavorare tante persone della nostra famiglia.
Pensavo poi al fatto che le caratteristiche di questo vigneto non sono tra le più ideali, in quanto ci troviamo in pianura e il suolo è tipicamente fluviale, quindi ricco di sabbia e ciottoli. Tuttavia, non considerate questo come uno svantaggio, ma cercate di trarre il meglio da questa condizione.
- Esatto, l’idea di mantenere un vigneto vecchio con queste caratteristiche ce l’ha trasmessa nostro nonno. Lui infatti aveva visto questo svantaggio e aveva capito che il segreto per ottenere vini di qualità era giocare con delle vigne che non avessero cinque o dieci anni, ma che avessero un po’ più di “esperienza”, in modo tale che fossero in grado di sfruttare non il terreno superficiale, ma che riuscissero a penetrare in profondità raggiungendo i nutrienti di cui avevano bisogno. Non è sempre facile, però cerchiamo di sfruttare e di trovare la qualità all’interno di queste vigne capendo quale tipologia di suolo abbiamo a disposizione. Quindi, anche se adesso abbiamo altri strumenti per capirlo, già con l’intelligenza dell’epoca il nonno aveva deciso di piantare le vigne perché aveva capito il terreno in cui era e che la vite lavora in maniera diversa dal pesco. Pensava che se fosse riuscito a crescere un vigneto di una certa età, dove la vite vecchia riesce a scendere di più e a trovare uno strato di qualità superiore, tutto ne avrebbe giovato, in particolare il frutto e conseguentemente il vino. Quindi in questo caso l’intelligenza del nonno è stata di mantenere questa impostazione senza pensare solo a produrre, e questo ci sta aiutando tanto anche oggi.
Come seconda parola, mi hai un po’ anticipato prima quando dicevi che cercate di far capire alle persone che vengono qua l’importanza del vostro vigneto di Pescantina. Volevo infatti parlare dell’ACCOGLIENZA, che penso sia un elemento molto rappresentativo della vostra azienda. Molto interessante è il fatto che per quanto vi riguarda l’accoglienza vada in due direzioni: la gente che arriva qua e visita la cantina, ma anche voi che portate l’azienda direttamente nelle case dei clienti tramite i canali social. Insomma, entrambe voi siete giovani donne, Gen Z come si dice, e quindi i canali che avete a disposizione oggi per trasmettere il vostro lavoro sono diversi da quelli che c’erano una volta.
- Esatto, l’accoglienza è certamente una parte importante delle nostre attività, che senza dubbio ci è stata trasmessa dal nostro papà. Fin da quando eravamo piccole, a qualsiasi persona arrivasse in cantina faceva assaggiare i vini dalla vasca e si fermava a parlare anche delle ore raccontando della nostra famiglia, dei vini che produceva e come li produceva, sebbene non potesse poi venderglieli perchè non li avevamo ancora in bottiglia. A noi che eravamo bambine sembrava una perdita di tempo, preferivamo andare a mangiare il gelato; con il tempo però abbiamo imparato anche noi ad accogliere chi viene a trovarci in azienda e a raccontare la nostra realtà anche nel corso degli eventi di presentazione dei nostri vini. L’idea è proprio quella di trasmettere e donare un pezzettino del nostro lavoro e della nostra passione e condividere con chi incontriamo i nostri luoghi del cuore. Perché alla fine siamo nate all’interno dei nostri vigneti e dei nostri pescheti ed è importante secondo noi che una persona che visita la nostra azienda per due ore, un’ora o anche solo per prendere delle bottiglie, possa godere di un momento di relax. Da qui l’idea della passeggiata in vigna, perché abbiamo visto come cominciare la visita riconnettendosi con la natura può davvero cambiare l’umore delle persone. A volte non abbiamo il tempo di prenderci due ore, e rallentare i ritmi, invece l’insegnamento della natura è che non dobbiamo velocizzarci e dobbiamo riprendere il ritmo giusto. Quindi direi che è una parte fondamentale per noi, perché trasmette alle persone il nostro lavoro, i sacrifici e la fatica.
Ecco, quindi l’accoglienza in cantina sicuramente è vitale per per voi, ma come dicevamo c’è anche la parte di condivisione sui social, che magari può risultare un po’ più difficile, perché conoscendovi so che siete persone anche un po’ riservate, però di questi tempi è necessaria per far conoscere la propria realtà ad un pubblico più ampio.
- Sì, è una parte fondamentale perché tramite i social riesci ad arrivare a persone nuove, che magari non raggiungeresti con il passaparola. Non è stato semplice all’inizio, anche se adesso ci abbiamo preso la mano. Già non è facile raccontare la propria storia davanti a persone delle quali vedi le reazioni, ancor meno sui social, dove non vedi le reazioni del pubblico. Però abbiamo preso coraggio quando dopo aver pubblicato i primi video, le persone ci chiedevano altri video. Da lì è iniziato un circolo e abbiamo visto che piacevano tanto non solo i video sugli eventi e le degustazioni che facciamo, ma anche quelli che spiegano in cosa consiste il nostro lavoro. Per esempio, abbiamo appena realizzato un video sulla potatura della vite, e ce ne hanno richiesto uno anche sulla potatura del pesco. Quindi abbiamo iniziato un po’ timidamente, ma abbiamo riscontrato un grande interesse da parte delle persone che ci seguono. Oltre agli account Facebook e Instagram, abbiamo da poco aperto anche un profilo su Tik Tok, che è un social molto giovane e quasi comico, ma abbiamo visto che anche portando contenuti un po’ più seri abbiamo avuto un ottimo riscontro.
Adesso lascerei spazio a voi, se volete proporci una parola che ritenete essere rappresentativa della vostra realtà.
- Ti proporrei due parole, che sembrano un po’ antitetiche: TRADIZIONE e INNOVAZIONE. Le metterai insieme perché in realtà credo che un po’ l’idea della radice quindi della tradizione sia importante, soprattutto all’interno di un ambito agricolo, però siamo anche giovani produttrici, perciò ci abbino anche la parola innovazione. Innovazione non è una parola che deve far paura all’ambito agricolo, come a volte purtroppo sembra, perché grazie all’innovazione e al cambio dei tempi ti trovi davanti due giovani produttrici donne. Questo non è affatto scontato, perché il nostro non è un lavoro semplice: non è solo accoglienza, ma parte da ore di duro lavoro fisico nel campo che deve essere scoperto anche dai clienti che bevono un calice di vino al ristorante. Quindi è grazie all’innovazione e all’utilizzo di determinati macchinari, che hanno tolto parte del lavoro fisico (non che ora non ce ne sia, come Michela ci tiene a confermare), che l’agricoltura è andata avanti, e questo ha permesso l’accoglienza, che magari 20/25 anni fa non era così, e l’entrata in questo mondo di molte più donne.
Infatti, un’altra parola che volevo proporvi è CURA, perché ogni volta che sono venuta qui da voi non ho mai trovato un minimo dettaglio fuori posto. E penso che questo, senza ovviamente nulla togliere ai vostri colleghi uomini, sia dovuto al fatto di essere un’azienda al femminile. Certo, avete il vostro papà alle spalle che comunque vi consiglia e vi sostiene, ma gran parte del lavoro è affidata a voi, e devo dire che si vede il progetto e il tocco di due giovani donne, in un mondo, che è quello del vino, che rimane tutt’oggi prevalentemente maschile.
- È vero, cura è proprio una parola azzeccata considerando la cura innata che hanno le donne in quello che fanno, nei dettagli. E a volte ci scontriamo per i dettagli, ma per noi è sicuramente un aspetto importante, perché pensiamo che quando andiamo in un luogo e tutto sistemato bene, in ordine, è un piacere anche per gli occhi, un piacere completo. E poi anche la cura innata per il nostro lavoro, dalla piantina che vediamo crescere, ai frutti che ci porta poi, la trasformazione,… Alla fine è una forma di amore, come il “prendersi cura” è di solito riferito ai genitori, a una mamma verso il bambino che vede nascere, crescere e si preoccupa che abbia tutto quello di cui ha bisogno. E’ proprio una cura completa, che parte dal campo, da quando Michela o il papà piantano una nuova vigna, poi la cura nel periodo primaverile ed estivo, come raccogli l’uva, anche l’attenzione che metti nel raccogliere un grappolo piuttosto che un altro, come posizionarlo nella cassetta (Michela mette sempre tutti in riga durante la vendemmia, spiegando come e quanti grappoli disporre nelle cassette), e poi questa cura deve arrivare fino al cliente finale durante le degustazioni, anche tramite un ambiente curato dove le persone siano contente di stare.
Quindi poi da questo è nato anche tutto il progetto della cantina nuova e della ristrutturazione, che è ormai quasi terminato.
- Esatto, da quella che era una stalla e un ricovero attrezzi stiamo realizzando uno spazio come era nei nostri progetti, con una sala degustazione con veranda con vista sul vigneto già attiva da diversi mesi, e una bottaia che sarà presto fruibile. In chiusura vi diamo anche una preview: sempre all’interno di questo progetto di restyling, ristrutturazione e di ripresa in mano delle radici della nostra famiglia, in occasione di Vinitaly 2025 usciremo con delle nuove etichette più in linea con il nostro stile, curate nei dettagli e con una chiara impronta della nostra personalità.
Se ti abbiamo incuriosito e ti piacerebbe incontrare Sofia e Michela, conoscere la loro realtà e assaggiare i loro vini, ti invitiamo Giovedì 20 febbraio alle ore 19.00 presso la nostra sede in Corso Castelvecchio 3a, a Verona, per il primo “Aperitivo con il produttore”. Ti aspettiamo!
Se già conosci i loro vini o hai piacere di assaggiarli, li puoi trovare sul nostro shop online, e te li consegneremo direttamente a casa!