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Recioto – il vino “tre in uno”

Le differenze tra i vari Recioto

In Veneto troverete tre vini con lo stesso nome, prodotti in terre limitrofe: Recioto della Valpolicella, Recioto di Soave e Recioto di Gambellara, così simili eppure così diversi. Tutti condividono il più alto riconoscimento per un vino italiano, ovvero l’etichetta DOCG, che garantisce la qualità e l’origine di un determinato vino. Condividono anche il nome, che deriva probabilmente dal termine dialettale “récie” che significa “orecchie”: così venivano chiamate localmente le due parti superiori di un grappolo d’uva – idealmente collocate come orecchie in testa. A causa della loro posizione esterna al grappolo, queste punte tendono a ricevere una maggiore quantità di raggi solari, e quindi le loro bacche tendono a contenere una maggiore quantità di zucchero. Le uve destinate alla produzione del Recioto subiscono un processo di appassimento, da qui in poi nascono peculiarità sorprendenti.

Recioto - the "one in three" wine
Recioto della Valpolicella

Recioto della Valpolicella

Uno dei pochi vini rossi dolci italiani, il Recioto della Valpolicella viene prodotto utilizzando le stesse uve che danno vita all’Amarone. Il più antico antenato conosciuto del Recioto si chiama Acinaticum o Acinaticium, già consigliato in epoca romana come eccellenza di questa zona. La testimonianza più celebre è una lettera inviata da Flavio Magno Aurelio Cassiodoro (circa 490-583 a.C.), senatore romano e prefetto di Teodorico, re ostrogoto d’Italia. Questa lettera risale al primo quarto del VI secolo e contiene una richiesta di vino per le forniture reali: l’autore loda il colore e la dolcezza dell’Acinaticum e di una sua versione bianca, e ne descrive il metodo di produzione, molto simile a quello ancora in uso per il Recioto. Storia recente vuole che l’Amarone — il vino rosso elegante, strutturato e rinomato in tutto il mondo — sia nato dal Recioto, per caso o per volontà di un visionario vignaiolo: un Recioto andato oltre la sua fermentazione (ottenendo così la prima definizione di “Recioto scapà”, letteralmente “scappato”, ne trovate di più nel nostro articolo dedicato all’Amarone), completando il processo e diventando così secco anziché dolce.

Il Recioto della Valpolicella è un ottimo vino dolce, corposo e dall’aroma sorprendente. È composto principalmente da Corvina, uva rossa locale che conferisce struttura ai vini e da altre uve rosse, come la Rondinella e la Molinara. Tutte vengono fatte appassire per un periodo che va dai 90 ai 120 giorni: le uve perdono acqua mentre aumentano i livelli di zucchero. Possono anche sviluppare la Botrytis Cinerea (o muffa nobile), un fungo che aiuta ad aumentare la complessità organolettica dei vini.

Recioto - the "one in three" wine

Recioto di Soave

Recioto di Soave

Il Recioto di Soave è un vino bianco prodotto in una determinata zona della provincia di Verona, comprendente le colline di Soave, Monteforte d’Alpone, San Martino Buon Albergo, Mezzane di Sotto, Roncà, Montecchia di Crosara, San Giovanni Ilarione, Cazzano di Tramigna, Colognola ai Colli, Illasi e Lavagno. È stato il primo vino regionale ad ottenere la DOCG, nel 1998. Un grande vino bianco ottenuto da uve Garganega con una percentuale variabile (massimo 30%) di Trebbiano, Chardonnay o Pinot Bianco. Queste uve vengono raccolte e lasciate ad appassire per circa 5 mesi su graticci o appesi, per favorire la circolazione dell’aria. Il prodotto finale è naturalmente dolce ma non troppo zuccherino. Il suo colore dorato varia dal giallo pallido al giallo brillante; intensamente profumato, è solitamente associato a dolci e pasticcini, ma può essere una piacevole sorpresa se abbinato a formaggi erborinati.

Recioto - the "one in three" wine
Garganega grapes

Recioto di Gambellara

Il Recioto di Gambellara è un vino bianco prodotto esclusivamente da uve Garganega, sulle colline intorno ai comuni di Gambellara, Montebello Vicentino, Montorso e Zermeghedo, in provincia di Vicenza; ha ricevuto la DOCG nel 2008. Le sue due varietà — Classico e Spumante — sono entrambe ottenute da uve Garganega, raccolte a mano nella prima metà di settembre e lasciate ad appassire per circa tre mesi per favorire la concentrazione di zuccheri, aromi e muffe nobili. Per i suoi aromi fruttati e mielati, che ricordano quasi un Passito, viene solitamente servito come vino da fine pasto, oppure abbinato a dolci e a formaggi erborinati.

Recioto - the "one in three" wine
Recioto – Pagus Wine Tours

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