Possiamo dire che ci sono 2 cose che un italiano teme più di tutte: la carbonara con la panna e scavare un terreno di sua proprietà.
Per la prima questione potremo scrivere un articolo ad hoc, al momento ti basta sapere che no, non si mette.
La seconda questione deriva dalla consapevolezza della ricchezza del patrimonio storico che il nostro paese… nasconde.
Sotto le nostre città, strade, case, aziende, c’è la possibilità che ci siano resti preistorici, romani, medievali, ecc. ancora lì, da millenni. Ecco, questo forse ti spiega perché non tutte le nostre città hanno la metro, o perché ci abbiamo messo 12 anni a finire la linea C della metro di Roma.
In questa storia però, i proprietari del terreno in Valpolicella a Verona, non hanno avuto timore, ma hanno collaborato con tutte le istituzioni affinché i tesori nascosti sotto alla loro terra, uscissero alla luce del sole.
Perché noi di Pagus Wine Tours abbiamo deciso di raccontarti questa storia? Perché i proprietari del terreno sono due cantine e perché il terreno in questione è un vigneto, in cui si produce vino Valpolicella a Verona.
Le due aziende (Az. Agr. La Villa di Benedetti Matteo e Simone e la Soc. Agr. Franchini srl) hanno messo a disposizione della Soprintendenza ai Beni Culturali le aree da poco acquisite dai precedenti proprietari, rinunciando a indennità di occupazione e premi di rinvenimento e sostenendo parte delle spese per lo scavo.
Cosa c’è sotto i loro vigneti? Una villa romana di circa 270 mq del III-IV secolo d.C.
Dal 1886, anno in cui vennero scoperti i primi resti, si sono individuate più aree archeologiche: un mosaico, che fu acquistato dal Comune di Verona ed è attualmente esposto al Museo Archeologico del Teatro Romano; nel 1922 vennero trovati nuovi mosaici pavimentali policromi, di straordinario pregio ed eccezionale stato di conservazione; nel 1975 venne rivenuto quello che potrebbe essere l’ingresso alla villa; nel 2020 si è cominciato a mappare il lato nord.
Da quest’anno sono ripresi gli scavi e si spera per la primavera prossima di aver concluso i lavori e la fase di allestimento delle strutture. Si sta cercando di portare avanti le ricerche archeologiche senza intralciare l’attività di viticoltura, per poi potenziarle in autunno a vendemmia conclusa.
Un esempio di bellissima collaborazione tra aziende private e istituzioni, per uno scopo ben preciso: far sì che tutto il mondo possa ammirare la bellezza che l’Italia nasconde da tantissimo tempo.
Speriamo davvero di poter includere la visita a questa villa romana nei nostri tour, appena saranno finiti i lavori. Nel frattempo puoi cominciare a sognare dando un’occhiata ai nostri tour in Valpolicella a Verona, oppure ricevendo a casa tua una bottiglia dell’Amarone prodotto in questa terra ricca di storia.