Soave
Gradevole, dolce, squisito: sono tutti sinonimi della parola “soave”. Tuttavia, “Soave” significa molto di più!
Il paese è famoso soprattutto, oltre che per l’omonimo vino, per il suo castello medievale, probabilmente uno dei migliori esempi di architettura castellana dell’intera regione.
Non esiste un documento ufficiale che mostri le origini di questa monumentale fortificazione, tuttavia risale probabilmente agli inizi del X secolo, su un sito dove sono stati rinvenuti resti romani. I conti di San Bonifacio furono i primi feudatari a possedere questa rocca, che fu poi conquistata dagli Scaligeri alla fine del XIII secolo. Nel 1375 Cansignorio della Scala decise di rafforzarlo, aggiungendo le imponenti cinta murarie che ancora oggi racchiudono l’intero borgo, conferendogli un’atmosfera da “vecchio mondo” unica. Oggi è possibile visitare il castello, con il suo ponte levatoio, l’alta torre centrale, i cortili e i saloni affrescati, mentre il suo mastio e la cinta muraria offrono uno dei panorami più belli sui monti Lessini e sulla pianura padana, oltre che sulle colline ricoperte di vigneti che circondano questo luogo incredibile.
Il Soave è uno dei vini più rinomati in Italia e all’estero, può essere secco e fermo, spumante o, nella sua versione Recioto, anche dolce. Il Soave DOC (denominazione di origine controllata) comprende vari vini prodotti in questa zona, posta sulle colline tra le province di Verona e Vicenza, come il Soave Classico DOC, il DOC Colli Scaligeri, il Superiore DOCG e il Recioto di Soave DOCG. Il sito di produzione più antico è sulle colline di Soave e Monteforte d’Alpone, da cui proviene il Classico DOC; le colline tra San Martino Buon Albergo fino a Roncà danno vita alla DOC Colli Scaligeri; le zone pianeggianti delle valli rappresentano un terzo sito di produzione del vino. La superficie vitata è di 6.500 ettari totali.
Secondo il disciplinare, il Soave DOC deve essere costituito per almeno il 70% dal suo vitigno principale — La Garganega, dal grappolo abbastanza grosso, acini duri, dalla buccia dorata e ad alto rendimento — mentre il restante 30% può comprendere Trebbiano di Soave, Uve Pinot Bianco e Chardonnay. Tuttavia, la tendenza prevalente dei viticoltori è quella di utilizzare la Garganega in purezza, in quanto è un’uva che lascia emergere tutti quei caratteristici profumi minerali provenienti dai suoli vulcanici su cui cresce. I vini Soave tendono ad avere un corpo da leggero a medio, abbastanza leggero da poter essere gustato da solo o con qualche stuzzichino: scoprirete che per questo è uno dei nostri vini da aperitivo!
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